Lo so, ho fatto una cosa che va contro alle mie idee.
Ma per far sorridere mio figlio, cosa non farei. Eh.
Lo abbiamo portato al circo. Un circo tutto rosso, grande ma non troppo, con le poltroncine nuove e il profumo di pop corn mescolato a quello della cacca di animale. Un caldo soffocante, i clown con gli angoli della bocca sempre un po' all'ingiù, la giraffa, i coccodrilli e un leone con la pancia piena di carne fresca. I pony, la contorsionista col costumino a brillantini, gli aiutanti a pulire la pista freneticamente ad ogni cambio di gag, i lama, la tigre (era senza dubbio Shere Khan!).
Poi gli occhi di Pietro, grandi come la luna piena, sgranati come piselli appena sgusciati dal baccello, le manine sulle gambe del nonno, le parole che non escono dalla bocca spalancata, il dito che indica e le gambette immobili e concentrate.
Io piangevo, in silenzio, forte forte forte.
4 commenti:
Hai fatto benissimo! Brava. Fregatene delle posizioni ideologiche. Gli occhi felici di tuo figlio ti ringraziano. Grazie di questa stupenda condivisione.
P.s. Posso volerti bene da Palermo?!! Aspetto notizie ...
Lo avete comprato lo zucchero filato?
che tenera, è sempre un piacere leggerti. Anche io sono contro il circo ma credo che un dono come la felicità negli occhi di un figlio sia la giusta compensazione. Un abbraccio
Complimenti per il blog, mi piace moltissimo:-)
Cari saluti dal naturhotel Val Pusteria. Emilia
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