La Natalina, con il la davanti, era una degli abitanti storici del mio quartierino.
La Natalina è morta la settimana scorsa, ce ne siamo accorti perchè c'era il carro funebre davanti a casa e tutti, per un attimo, ci siamo chiesti chi dei quattro componenti della famiglia fosse in viaggio per l'aldilà. Poi più niente. Niente epigrafe, niente funerale, Niente niente. Povera Natalina.
La Natalina è una delle persone più sfortunate che io abbia mai conosciuto nella mia vita. Una vecchia magra magrissima, coi capelli tutti bianchi e dritti come quelli di Raffaella Carrà. Un marito che la picchiava sempre e due figli drogati, figli dell'eroina degli anni '80. Due su due, una bella sfiga cosmica, povera Natalina.
La Natalina non usciva mai di casa, la vedevamo solo quando andava a buttare la spazzatura. E, ve lo giuro, aveva sempre la stessa gonnellona sotto il ginocchio a fantasia scozzese rossa e grigia. Nessuno l'ha mai vista vestita in modo diverso. La Natalina poi aveva gli occhi grandi, enormi come due balene nell'acqua, e tristi, madonna com'erano tristi. Chi è entrato in casa sua dice di aver visto zecche alle pareti e cacche di gatto sparse dappertutto. Quante volte l'ambulanza davanti a casa per qualche crisi dei suoi figli. Spappolati come pere fuori dal frigo. Pere, già. Sia Giovanni che Piero, ogni tanto li vedo ancora e traballano su gambe inesistenti, uno dei due è anche sieropositivo e sembra che un giro di vento lo possa sollevare da terra da un momento all'altro.
Ecco, io la Natalina vorrei che ora fosse in un posto bello a gozzovigliare e godere un po'. Buon vino, buon cibo, un bel panorama da infilare negli occhi, leggerezza nel cuore, un bel vestito nuovo, profumo di pulito e i suoi gatti sulle gambe a fare le fusa. Che nella vita, chi soffre così tanto, merita una dipartita un po' più dignitosa.
Ciao, Natalina.
15 commenti:
Per la legge del contrappasso, la Natalina adesso se la gode serena. Senza il peso della vita sui polmoni.
Accidenti, Calzino bedda, io ho il morale a terra e tu mi fai questo post/ricordo di Natalina che mi fa piangere. Auguro alla sua anima le cose belle che hai scritto tu con la poeticità di cui sei capace. A te un abbraccio e grazie di esserci. Spupazzami il calzinino.
Anche nel mio paese ci sono storie di degrado del genere.
Che riposi in pace!
Si, deve essere così. Capito qui a caso, mi ha commosso il tuo racconto...
poverina..
Calzì la tua sensibilità e profondità d'animo mi stupisce sempre!
io credo nel karma...
anche se esso ritarda tanto da ritrovarci nella tomba prima di poterne beneficiare...
quindi per natalina c'è la stella cometa migliore e più brillante!
Bellissimo post calzino… auguro un buon viaggio e una buona permanenza a Natalina
Natalina mi ha ricordato la vecchia del bellissimo libro della Szabo, La Porta. anche lei fa una fine poco dignitosa
un post bellissimo
:( riposi in pace, povera Natalina
mannaggi' Calzì, riesci sempre a farmi scendere la lacrima!
Pace in terra agli uomini di buona volontá e gloria nell'alto dei cieli.
Sia la pace con te Natalina, ora e per sempre, ti sia lieve la terra.
Steven
che romanza questo post......povera Natalina forse è megio così nel senso che oa sta bene!!!!
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