7 dic 2009

Ode a Bologna



Bologna, amor mio, che bella sei col profumo di Natale.

La Garisenda e gli Asinelli che pendono ubriache di lambrusco e passanti. L'odore della nebbia, grassa pure lei. I portici addormentati, che, come direbbe Samuele Bersani "tengono in piedi le case, hanno i reumatismi e le artriti di braccia operaie". Solo che a Natale anche loro sembrano tirati a lustro.

Bologna, amor mio, come sei bella e gioviale, ilare e mai snella, brillante e conviviale. Ti guardo stupita come fossi sui miei occhi per la prima volta, ti guardo, ti sento e penso "che fortuna bella averti accanto".

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bologna, sogno e concretezza. Carne e spirito. Ci tornerei volentieri!
gianni allegra

Calzino ha detto...

Sempre bella Bologna la grassa!