In questo bianco ancora vuoto vorrei appoggiarci l’infinito
tenerlo lì e volgere i tuoi occhi dentro a un blu cobalto.
Prendi fiato, ecco un salto, tu con le tue mani grandi contro il vetro
guarda fisso, non esiste indietro: ridi con la mano sulla bocca,
tocca i miei capelli come quando ero bambina.
E’ lì che torno oggi e sempre, papà che mi appartieni,
non ho abbastanza aria per urlare che ti amo
ti amo per davvero, senza nero, padre caro,
che hai forgiato ciò che sono senza pena di pensiero.
12 commenti:
Questa mattina, in un altro Blog, ho letto “ Padre, se anche tu non fossi il mio “, di Camillo Sbarbaro; manifestare l’amore senza cadere nella retorica mi meraviglia sempre.
Complimenti, Calzino O______x
mi commuovi, mi commuovi sempre!
che bello. anche io amo il mio Franco.
Yuria: me la vado a cercare, grazie dello spunto.
Angela: che cara... grazie, mi fa piacere sapere di arrivare.
Andrea: tanti auguri anche a Franco... Cobain ;)
Ah è vero...mi ero scordata.
E che io il mio padre l'ho incontrato da poco e le date non mi si imprimono, ogni giorno è una scoperta.
Bella, fluida e intensa scrittura.
La Direzione declina ogni responsabilità.
g.*
che tenerezza. e che delicatezza in queste tue parole.
hai avuto un pensiero bellissimo.
mi commuovo sempre di fronte all'amore.
ciao calzino!
questo è parlare da Donna
grazie cari :)
Che bella...
brava davvero.
che bel vento di auguri !
molto bello
e commovente
scrivi bene, per essere un calzino :)
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