Forse è il momento di parlare di Torino. In realtà non sono sicura che sia proprio questo il momento di parlare di Torino. Perché solo scrivere “parlare di Torino” mi fa salire la nausea. Fortissima, poi. Però è da affrontare questa Torino, nonostante la grandine che mi scende nell’ipofisi al suo solo pensiero.
Torino. Quasi 3 anni e 7 mesi che la rivedo solo nella mia testa. Il Quadrilatero, la Gran Madre, tutti i lampioni che ho fotografato fino allo sfinimento, e poi Piazza Statuto, la punta della Mole, la gente della Fiat, gli autobus lucidi di notte, il bicerin e i gianduiotti sciolti, i chioschi di girasoli, Grom, i balconi di via Garibaldi, la pizza di Amici Miei. Le facce grigie, le strade grigie, i parchi verdi, il Valentino rosso, la neve coi riflessi. Sto per vomitare tutto.
Forse non esistono più, se io non li vedo. Scendo sul piano solipsistico e traccio un confine a matita tra me e le Alpi.
E’ che Torino non mi fa male per quello che ci ho vissuto. Mi fa male perché mi manca e sono vigliacca, e non ho il coraggio di tornarci, e mi sento come una madre, credo, che ha abbandonato un figlio e poi passano i giorni e gli anni e non ha più il coraggio di cercarlo o rivederlo, che fa male, troppo male, e il sudore si fa ghiacciato come inox.
Arriverà il giorno in cui prenderò il treno e con Olivia al collo tornerò in quei posti a piangere e ridere e sentire dolore e sentire calore.
Solo una città che non sto più vivendo. Con tutto quello che ci ho infilato dentro, lunghe file di perline e sassi colorati.
Esorcizzo la follia, Torino mia.
22 commenti:
Un racconto breve ma molto intenso, inevitabilmente mi ha fatto venire in mente il libro che sto leggendo "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini, se non l'hai letto te lo consiglio.
Ciao Calzi
Se tornerai a Torino, il bicerin voglio che lo vieni a casa mia, d'accordo? ^__^
Oggi è grigio e nebbia ovunque... non perdi nulla.
elena vieni e spargi cinismo per riequilibrare
non sono le città, siamo noi e lo stato d'animo in cui ci stiamo.
penso.
MadiS: è proprio quando è grigia che m'innamoro di lei ancora di più.
Dil: basti tu, pieromio.
Endriu: non so, in questo caso forse no, ed è per questo che ho un legame talemente profondo. E' lei. Colpa sua.
Vivo a Torino e questo è il più bel post, il più bel racconto, la più bella descrizione che abbai mai letto.
Non so quello che ti sia passato a Torino, ma tornarci di sicuro non ti farà male, perchè Torino è cosi.
Non ti fa male.
allora bisogna andarci.
la metto in lista.
Aitor: che caro, grazie (anche se non è vero). Torino non fa male, hai ragione. E’ la sua mancanza che uccide…
Endriu: ti faccio un propostone. Andiamo insieme. Non ci conosciamo, io non ho molto coraggio di tornarci da sola. Ti porterei in posti pazzeschi. Poi magari ci prendiamo su anche Dil, eh?
Torino è lontana da me perchè io sono lontana da lei. E' questo che mi viene da pensare leggendo le tue parole. Ma il fantasma che appare di notte, quando si fa giorno, torna ad essere il candido lenzuolo da cui si è materializzato...
Vedrai che tornerai.
Si sente tutto da queste parole. Tutto.
Ovvio che era IMHO. Lo penso davvero, quello che hai scritto di Torino mi ha colpito molto.
Verissimo anche quello che dici sulla mancanza, pur avendo trovato un'altra città in cui vivrei tranquillamnete, so che la lontananza da Torino alla fine avrebbe la meglio e tornerei.
Beh a questo punto se venite, mi unisco alla combriccola, magari vi porto in posti nuovi, o che sono gli stessi, ma visti con altri occhi.
Il rapporto che hai descritto sembra del tipo Amore/Odio…a me onestamente sembra un po’ più amore perché credo che ti manchi molto quella città. Conforza e coraggio io ci tornerei e vedrei che effetto mi fa!
siete bellissimi
vi adoro
http://www.youtube.com/watch?v=-_3592rv0BQ
E se ti piacciono i gialli ti consiglio assolutamente "la donna della domenica" e "A che punto è la notte" di Fruttero & Lucentini.
calzì, ma la prossima volta che vieni dimmelo che ti porto dove vendono la roba buona e non quella che ti hanno rifilato quella volta :) (...facce grige..la mia è verdastra veramente)
Gherolino: ma me l'avevi detto che sei di Torino? o avevo rimosso? quand'è che veniamo a trovarti e ci porti a prendere quella robina buona a cui accennavi? :)
Qualcosa in comune: ci ho lasciato due anni e mezzo...mai più tornata daaaa...10 anni!Azz...chiudo il sacchetto dei ricordi prima di sfoderare le mie migliori lacrime.:/
gherolino??
Gherissimo: non ti piace? mi sa di ghirigori e poi fa rima con Torino...
Oppure preferisci il solito Gherìì?
non puoi coprirmi di ridicolo in questo modo, io sono un superantieroe coem dice andriu
Gherardino: dai, che in realtà sei animo sensibile...
Ora poi mi viene da chiamarti in altri tremila modi. Stay tuned.
Io ci sono stata qualche anno fa per qualche giorno durante una gita scolastica. Me ne sono innamorata subito nonostante l'abbia trovata una città abbastanza fredda...
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