12 gen 2012

Hipster

Da wiki:
Il termine è stato riattualizzato negli anni novanta e duemila e ora designa giovani sulla ventina, di classe medio-alta, istruiti e abitanti dei grandi centri urbani, che si interessano alla cultura alternativa - “non mainstream- come l'indie rock, l'elettronica, i film d'autore e le tendenze culturali emergenti. Si professano ottimi conoscitori della lingua inglese e amano appropriarsi dei codici delle generazioni precedenti, ammantandosi di un caratteristico – e piuttosto snob – stile rétro. Si servono in negozi di abiti usati (essi infatti rigettano l'attitudine “ignorante e incolta” del consumatore medio), mangiano preferibilmente cibo biologico, meglio se coltivato localmente, sono vegetariani o vegani, preferiscono bere birra locale (o prodotta in proprio), generalmente la Pepsi alla Coca-Cola, e amano girare in bicicletta. Spesso lavorano nel mondo dell'arte, della musica e della moda e rifiutano i canoni estetici della cultura statunitense. E anche la sessualità predefinita. Non vogliono essere catalogati e eludono l'attualità. Le uniche religioni che tutti gli hipster riconoscono come tali sono i pantaloni attillati e i Wayfarer.


A me queste cose qui mi fanno un sacco ridere.
E ce ne sono talmente tanti in giro di questi super intellectual che ti chiedi chi è il banale e chi l'alternativo.





20 commenti:

ginocchiaapunta ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ginocchiaapunta ha detto...

anche a me hanno sempre fatto tanto ridere quelli che li infili precisi dentro una definizione. e anche paura, a dire il vero.

Nils ha detto...

però tanta gente cerca di entrarci precisa nella definizione

c'è anche un sacco di gente che ci entra precisa e poi dice "no io no" o "no ma io lo faccio perché mi piace"

bleah

Giovy Malfioriu ha detto...

Secondo me rasentare la precisione in una definizione è totalmente impossibile...

Calzino ha detto...

Ginocchia, direi che paura sia quella giusta.

Volpeeeeeeeeeeeeeeeeeee! stavolta hai fatto un intervento bello, sensato e non cattivo. Mi scende una lacrima di melassa.

Giovy, secondo me ci sono persone che studiano se stessi talmente tanto a tavolino da rasentare la perfezione della categoria che vogliono rappresentare.

Lorenzo ha detto...

l'eterosessualità ben definita diventerà presto una chicca da antropologi.

Cannibal Kid ha detto...

che post profondamente hipster! :)

pOpale ha detto...

Questi me li ero davvero persi ...

pollywantsacracker ha detto...

cazzo, sono un'hipster e non lo sapevo (però ancora mi sfugge a cosa corrisponde esattamente il termine Indie)

Calzino ha detto...

Marco, mi hai fatto morire dal ridere. Chissà, forse hai ragione? :D

Lorenzo, si, non hai tutti i torti, mi sa.

Polly, tatuaggi a forma di triangoli e giri in bicletta? Non nmi deludi maaiiiii. Che cos'è l'Indie? Dai non dirmi che dalle tue parti non ci sono quei localini tra il fighetto e l'alternativo pieno di tipi col pantalone attillato, il foulardino e la musica inglese d'elite. Uhhhh. Modena è piena.

la Volpe ha detto...

Modena è piena? E io che non lo sapevo. :|

Calzino ha detto...

Volpus, si vede che non la frequenti più a tempi pieno..

Calzino ha detto...

*tempo

(...che se no me la meni fino a domani)

pollywantsacracker ha detto...

non giro in bici per via delle figlie però mi metto i vestiti usati, non mangio quasi carne, jeans attillati, tendo a non catalogarmi "sessualmente"...aiuto, sono preoccupata :))))

p.s. a cosa corrisponde lo stereotipo del soggetto o del locale indie lo so. Quale di preciso sia la musica catalogabile come indie non l'ho capito.

Anonimo ha detto...

lettura consigliata: http://nonsischerzapiu.blogspot.com/2012/01/hipster.html

cidindon

Anonimo ha detto...

(rifaccio)
per quel che ne so 'Indie' è la contrazione di Independent. quando nacque il termine identificava band che non avevano contratto con major discografiche.
il termine hipster però non abbraccia solo la musica, anche perchè la musica 'indie' negli anni ha acquistato fans e ascoltatori diventando meno 'indie' (commercialmente parlando son sempre più le band definite 'indie' che firmano per le major). è una definizione che credo resti buona per distinguere certi ascolti dalla musica 'mainstream'.
oggi il termine 'indie' costeggia e fa amicizia con la filosofia del DIY (do it yourself).

per l'hipster ci sono varie definizioni e/o letture, questa (già postata sopra, venuto male il link, mi scuso) cerca una lettura più 'sociologicoa' e meno 'modaiola' del termine.

http://bit.ly/zqDm8T

ciao calzino.

(sempre, anonymous: cidindon)

Juliet ha detto...

Non so se trovarli penosi o estremamente buffi. Stanno infestando il mondo, come gli emo qualche anno fa.

S A ® A ha detto...

Che sia un anno senza definizioni azzeccate (spread??) ma ficcanti!! :) Un abbraccio

Anonimo ha detto...

A me tutto quanto fa ridere, pensa un po' te, non posso più fare nulla. Non posso uscire di casa, accendere il pc, leggere un libro, conversare con una persona che la mia strozza comincia ad emettere movimenti convulsi generando suoni estremamente rauchi.

Ihih, sarò pazzo?

Apparte gli scherzi, son simpatici, dai. XD

LATTEPLUS ha detto...

CIAO SONO NUOVA SCUSATE L'INTRUSIONE,MA HO LETTO I VOSTRI POST..LEGGEVO CHE MODENA è PIENA DI LOCALI PER HIPSTER,MI SAPETE DIRE I NOMI DEI LOCALI?