20 nov 2012

Fine del mondo

Vedere le immagini di Gaza in questi giorni è come, ogni volta, una perforazione ai polmoni. Manca l'ossigeno. Anche i pensieri colano sangue. I bambini senza vita, lividi e con gli occhi spalancati. E' un dolore che non riesco nemmeno a scrivere.
E noi qui, comodamente seduti in poltrona ad aggiornare il nostro blog. E che altro possiamo fare?
Guardo mio figlio, com'è fortunato. Lui che non conosce il suono delle sirene e il fischio dei proiettili.
A trentadue anni suonati ancora mi chiedo come sia possibile tutta questa merda.
Altro che fine del mondo.

7 commenti:

Queen ha detto...

cosa aggiungere?
mi unisco con sgomento

Patalice ha detto...

e ti fa onore il fatto che tutto ciò ancora ti basisca e ti faccia male... a me non fa più effetto... sono come narcotizzata dalla troppa violenza vista

Giulia S. ha detto...

d'accordissimo. Non so cosa dire e cosa pensare. Quei poveri bambini non hanno fatto niente di male,sono stati solo più sfortunati dei nostri!

Giovy Malfioriu ha detto...

Hai davvero ragione Calzino.

Insight ha detto...

Amica mia, esattamente come i bambini israeliani che passano le giornate nei rifugi anzichè andare a scuola o hanno solo 15" secondi per raggiungerlo. Non è questo il posto dove cominciare uno sterile dibattito su chi abbia ragione e chi torto, in guerra il più pulito ha la rogna.
Però tu che hai larghe vedute, girati anche verso dove sventola una bandiera biancazzurra.
Bacio.

Maria D'Asaro ha detto...

Il problema è sentirsi impotenti. E non sapere dare risposte a mio figlio di sedici anni che mi chiede: - Perchè? - Il problema è dovere spiegare la storia a scuola e cercare di continuare a seminare speranza quando pensi che gli uomini siano bestie matte, la gran parte ... Ti abbraccio.

Eta ha detto...

Il mondo non finirà presto e, a proposito, c'è qualcosa che ti racconterò. Prossimamente. Tenere alte le speranze, nel frattempo, nonostante tutto.