20 mag 2013

Tremar tremendo

Un anno fa. Anzi, era notte: un anno e qualche ora fa.
Una pancia in crescita verso il sesto mese, Pietro ancora un essere di pochi centimetri, chi l'avrebbe mai detto che sarebbe diventato il piccolo toro che è adesso.
Sentire la casa che si sposta - si sposta.
Allungare la mano a sinistra, ricordarsi d'un tratto di essere sola. Sola, solo per quella notte.
Toccare la pancia, alzarsi veloce cercando di non cadere, ranicchiarsi sotto la porta, pregare di non sentire più il rumore dei soprammobili che cadono e il roco ruggito della terra.
Sudare, tremare, ancora sudare, fiato corto, forse sto svenendo, non posso svenire, siamo in due, magari là sotto l'inquilino del ventre ne soffre?
Paura, oh che paura, le gambe non tengono più, si balla si balla si balla, destra e sinistra, il letto si sposta, su e giù. C'è qualcuno che sta facendo l'amore sotto la terra.
Venti maggio. E non sapere che sarebbe arrivato, ancora più tremendo, il ventinove.
Modena con un taglio che sanguina ancora. Leccare le ferite e sentire che il sapore di ferro è ancora vivo, lucido, dorato, vivente, pulsante.

9 commenti:

Giovy Malfioriu ha detto...

Io non riesco a pensare ad altro da stamattina.
Anch'io ho sentito la casa che si spostava. E ci sono due mega crepe nel muro della mia camera a ricordarmelo.

ribbon. ha detto...

se pensi che lo sentii forte anche io, tanto da svegliarmi, e non sto proprio vicina...
posso solo immaginare com'è stato per te

calzina per fortuna è andato tutto bene (sempre un bene relativo ma sono tanto contenta che rannicchiarti sotto la porta ti sia bastato)

Eta ha detto...

Ho delle lacrimone enormi agli occhi.
Me lo ricordo anche io, non quel tremare, ma la mia paura per te, per voi, per chi di caro ho lì.
Ti stringo

La Princess S. ha detto...

La casa che si sposta, che si muove. Quello che dovrebbe essere il tuo rifugio diventa la tua gabbia. Conosco la sensazione e mi auguro che ne io ne te dovremo mai più viverla.

Un abbraccio

Olivia ha detto...

Io quella sensazione, fortunatamente, non la conosco.
Eppur il solo immaginarla mi mette paura.

Ti abbraccio.

Fioly ha detto...

bellissime parole, bruttissima ricorrenza.non ho mai provato nulla di simile e posso solo immagnare.
ti abbraccio

bussola ha detto...

mamma mia... io ricordo quello dell'Aquila.. che si sentì fin da noi a Roma... già da noi fu una sensazione disumana... figuriamoci per chi lo ha vissuto sulla propria pelle

Francy ha detto...

Hai il potere di farmi sentire i brividi. Solo leggendoti. Non oso immaginare chi quelle sensazioni le ha provate sulla sua pelle.

Baol ha detto...

Un abbraccio forte, a distanza di un anno.

Lo lascio qui.