1 gen 2014

Sbrodolescion

Quando un post nasce da tre incipit cancellati e riscritti, bè, è un casino. Generalmente significa che è tutto molto confuso: e lo è, più o meno come fare un cruciverba in cirillico. Sono confusa e ho mangiato troppo.
Non amo né i bilanci di fine anno, tanto meno i buoni propositi, anche perché nove volte su dieci mi dimentico di quello che, con una grinta e una determinazione che manco topo Gigio, mi ero ripromessa qualche mese prima.
Eppure sono qui sotto le coperte e mi viene tutta un'agitazione di pensieri che mi sembra di avere una pecorella smarrita dentro l'intestino crasso, che bela e bruca e non tace neanche a pregarla.
È il primo gennaio, da oggi bisogna stare attenti a compilare i documenti di lavoro con la data giusta. Mi sembra l'unico vero cambiamento importante, se ci penso bene. Poi però la pecorella non smette di importunarmi e... mi viene uno sbrodolescion di considerazioni in stile pop corn sulla padella.
Beeeeeeeeh.

Sono stanca di esprimere le mie opinioni e di mettermi in gioco perché poi la gente si accanisce e ti tartassa. Parlo molto meno, mi schiero molto meno, ho depositato molte armi. Più mi calmo apparentemente e più dentro la pecorella bela. Da qui ad avere pensieri cinici e cattivi il passo è molto piccolo. Ho pensieri cinici.
Ci sono persone che mi conoscono da poco tempo e sono più in sintonia con la mia testa di amicizie che credevo intoccabili. Questa cosa mi fa venire un dolore al petto che non mi spiego. Bisogna mettere in conto che le cose cambiano, che le strette si allentano, che non si è poi così sicuri di niente.
Ci sei sempre per tutti, anche solo con un pensierino al volo. Che male quando vorresti indietro uno di questi pensieri e non arriva mai. Egoista! Il bene si fa a fondo perduto.
Nell'anno passato ho capito che non vorrei lavorare 8 ore al giorno, che vorrei vivere di fotografia, avere più coraggio, dire a certi fotografi che fanno degli scatti che fanno vomitare, smettere di vedere negli altri i parametri per giudicare me stessa, imparare a diventare ancora più di acciaio, essere una madre brava, dolce, fantasiosa, spaiare meno calzini (è una tragedia), dire molte più cose in faccia, dire molti più no, imparare a fare i tortellini.

Domani è il due gennaio e sono in ufficio.
La pecorella mi dà una spinta nei reni e so che sarà tutto come prima. Con un 4 al posto del 3.

7 commenti:

Queen ha detto...

tu sei già una brava mamma, lo sento, e per il resto si può imparare tutto, anche a dire di no
il mio augurio è quello di un anno semplice, curioso, divertente, utile e da ricordare. Un bacio grande

elena petulia ha detto...

Mille baci, calzina mia. Si impara anche da questo.

Calzino ha detto...

Queen che bello che sei passata! bello bello bello! ti abbraccio tanto!

Petulia mia, tu sei una di quelle teste belle che la mia testa l'ha capita vedendomi due volte. Quanto ti voglio bene?

AdrianaMeis ha detto...

Anche dentro di me si è piazzata una pecora che continua a belare, la lascio fare e ogni tanto apro la pancia e faccio sentire il belato anche agli altri, ché tenersi le cose dentro non mi ha mai portato da nessuna parte!
Un abbraccio calzino!
Buon anno, ti auguro tante cose belle! ;)

Lego ha detto...

Quanto mi piace leggerti Irma. E quanto mi piace sentire che a te, ti voglio proprio bene. Sì, ma davero veh. Anche se non ci vediamo praticamente mai, se non in prossimità di birre e costolette in umido. Anche se non ho ancora conosciuto IL Pietrini. Ti voglio bene lo stesso. Tanto

Tanto amore Irmybella

Calzino ha detto...

Lampy, sei un tesoro. Anche io ti voglio bene... e ringrazio il fato che ogni tanto ci fa incontrare <3

Maria D'Asaro ha detto...

Ti assicuro che un pò di sano cinismo a volte non guasta. Dopo gli anta, sto imparando a mettere assieme le ragioni del cinismo e del cuore, mantecate con un pò di ironia e condite con pensieri nutrienti.