no vabbé, vediamo.. proprio da poco qualcuno s'è detto che quando uno pensa di poter trovarsi in una situescion incresciosa, probabilmente è già spacciato.
e un altro m'ha detto che non esistono più le mezze stagioni.
scegli tu, anche se io opto per la seconda che hanno detto (neve, gelo, nebbia, buio, masticazzi..)
Una ragazza sul treno ha gli occhi blu socchiusi, sospirano di tempi morti e attese inesplicabili. Lui la guarda e riflette. Ha con sé la macchina fotografica, già si immagina tutta la scena. Immagina se stesso chiederle scusi posso chiederle una cosa non vorrei sembrarti matto ma potrei avere una tua fotografia? Le probabilità che non ci vedremo mai più sono alte.
Ma non glielo chiede, e lei scende alla fermata successiva, e Zermin Urdlen suppone, non senza timore reverenziale, che la causalità potrebbe essere invertita dalla forza di volontà, se solo la desiderasse davvero, se solo lei potesse davvero essere sua, il treno tornerebbe indietro e lei tornerebbe da lui. Perché l'amore può infrangere le barriere del tempo.
Per cui no, Zermin Urdlen non crede che ci siano limiti, anche se non proverà a chiamare indietro la ragazza. Anche se non proverà ad affrontare il tempo. Zermin Urdlen sa che non ci sono limiti.
9 commenti:
Bisognerebbe chiedere a Gennaro Olivieri e Guido Pancaldi...
(sorry, m'è proprio scappata... :-P )
Arc, ammonito!!!
(cosa mi porti alla memoria, mannaggia)
eh, dipende dalla dose..
...
(ehm)
no vabbé, vediamo.. proprio da poco qualcuno s'è detto che quando uno pensa di poter trovarsi in una situescion incresciosa, probabilmente è già spacciato.
e un altro m'ha detto che non esistono più le mezze stagioni.
scegli tu, anche se io opto per la seconda che hanno detto (neve, gelo, nebbia, buio, masticazzi..)
Vento: vedi che non c'è un limite univoco? sta cosa mi destabilizza.
C'è sempre una possibilità? boh.
Ai titoli di coda...
Comunque concordo su La Feltrinelli e le librerie in genere, come antidepressivo
quandi arrivi a dire : e no, mobbasta !
come dimostra la politica italiana: non ci sono limiti
quando prendi la testa tra le mani e pensi a un fioretto tipo "se si risolve non dico più parolacce giuro"
Una ragazza sul treno ha gli occhi blu socchiusi, sospirano di tempi morti e attese inesplicabili. Lui la guarda e riflette. Ha con sé la macchina fotografica, già si immagina tutta la scena. Immagina se stesso chiederle scusi posso chiederle una cosa non vorrei sembrarti matto ma potrei avere una tua fotografia? Le probabilità che non ci vedremo mai più sono alte.
Ma non glielo chiede, e lei scende alla fermata successiva, e Zermin Urdlen
suppone, non senza timore reverenziale, che la causalità potrebbe essere invertita dalla forza di volontà, se solo la desiderasse davvero, se solo lei potesse davvero essere sua, il treno tornerebbe indietro e lei tornerebbe da lui. Perché l'amore può
infrangere le barriere del tempo.
Per cui no, Zermin Urdlen non crede che ci siano limiti, anche se non proverà a chiamare indietro la ragazza. Anche se non proverà ad affrontare il tempo. Zermin Urdlen sa che non ci sono limiti.
E lo so anche io. Nel bene, e nel male.
E non necessariamente soprattutto nel male.
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