la questione è estremamente attuale, perchè nonostante tutto quello che è stato raccolto nei decenni, documenti, immagini e testimonianze, esiste chi non rinnega, anzi esalta quel periodo. L'uomo tende a ripetere gli errori, purtroppo.
Il problema che abbiamo già dimenticato. Il bellissimo spettacolo di ieri di PAOLINI, AUSMERZEN ha raccontato delle cose circa quel periodo che non avevo MAI sentito. Cosa altro è stato taciuto ?
Credo che noi, che non ci siamo passati, non potremo mai capire davvero l'enormità di questi fatti. Possiamo "ricordare" e informarci per evitare che si possa ripetere.
Io ce l'avevo tutti i giorni sotto gli occhi. Bastava che zio stesse scamiciato a prendere il sole durante l'estate o quando si metteva a lavorare tirandosi su le maniche. Quel numero stava lì in bella vista a ricordarti il dolore, il terrore e la perdita di ogni fede.
E questi: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_gennaio_26/scritte-anti-giornata-memoria-militia-christi-181333481294.shtml sono solo degli imbecilli o come direbbe qualcuno hanno solo yezer harà!
stasera metto un po' di numeri, tanto per "ridere"
intanto un pezzo da ascoltare:
http://www.youtube.com/watch?v=lZuX8mZVCX8
(e poi magari un elenco di altri genocidi da non dimenticare ci starebbe; non per sminuire questo, ma per non farne un paradigma - perché poi si finisce per spersonalizzare e pensare che sia stato un momento, quando i genocidi sono invece una ricorrenza della storia umana)
Concordo con Volpe: i genocidi sono ricorrenti, continui e costanti. E mentre avvengono non lo sappiamo e non facciamo nulla. Dopo ricordiamo e ringraziamo di essere nati dalla parte giusta del mondo, ammesso che esista. L'orrore è nell'uomo e nella storia, queste immagini parlano alla coscienza individuale, ma è la coscienza collettiva quella che genera mostri. E come individuo, grazie per questo post.
Chi crede che gli individui nascano con dei diritti inalienabili, non dimenticherà mai. E' una ferita che sanguina per sempre. E'la follia, aberrazione, viltà.
e se in stile politicamente scorretto dicessi che invece potrei comprendere? Ovviamente preferirei morire piuttosto che discendere quell'abisso ma ho la presunzione di riuscire ad intuire i meccanismi che ci sono dietro. Ne sono terrorizzato.
USIAMO GLI OCCHI PER GUARDARE. E PER NON DIMENTICARE. già lo facciamo spesso. e, stringendo i denti, ARRABBIATI, lottare, perchè davvero, DAVVERO, non debba accadere più.
Gesù... Ieri sera ho visto su cult (sky319) un film stupendo sulla Shoà, Train de Vie. Humor Hiddish, ma stupendo, e aihmè, amaro. COnsigliatissimo a tutti. Per non dimenticare,mai.
Dimenticavo, purtroppo ho perso ausmerzen anche se ne so qualcosa. ANche io sono stata anni fa in visita in quel che resta di un campodi concentramento, e mi chiedo perchè non ci si portino le scuole, insomma, è così che la storia insegna, è così che si trattiene vivo lo sdegno e il desisderio di creare memoria. Però possiamo spiegarlo ai nostri figlio, parlarne, fargli capire.
comprendere è fondamentale per evitare le cose. chiudendo gli occhi e gridando "che orrore! ma come hanno fatto?" si allontana, si esteriorizza, si rifiuta qualcosa che è connaturato in noi
se non abbiamo il coraggio di affrontarli, questi orrori torneranno
e infatti tornano, ci sono continuamente attorno a noi, e noi non lo sappiamo
è solo la scala che cambia: ma sopraffare cento uomini per razza, religione o orientamento sessuale è uguale a sopraffarne un milione
e anche io aggiungo il mio ringraziamento a Calzino per questo post. non dimentichiamo.
22 commenti:
Oddio Calzino, hai ragione è giusto ricordare, ma quanto fa male vedere foto di questo tipo, ti strappa il cuore in mille pezzi.
la questione è estremamente attuale, perchè nonostante tutto quello che è stato raccolto nei decenni, documenti, immagini e testimonianze, esiste chi non rinnega, anzi esalta quel periodo. L'uomo tende a ripetere gli errori, purtroppo.
Il problema che abbiamo già dimenticato. Il bellissimo spettacolo di ieri di PAOLINI, AUSMERZEN ha raccontato delle cose circa quel periodo che non avevo MAI sentito. Cosa altro è stato taciuto ?
Credo che noi, che non ci siamo passati, non potremo mai capire davvero l'enormità di questi fatti.
Possiamo "ricordare" e informarci per evitare che si possa ripetere.
Niente può garantirci che non accadrà ancora. Eppure il ricordo di quello che è stato servirà. Non taceremo quando ci verranno a cercare.
Aitor, anch'io ho visto AUSMERZEN,hai ragione e ho ancora i brividi.
Sono stata a Dachau e non puoi immaginare quanto sia tangibile il ricordo dell'orrore. Bel post!
Io mi chiedo pure se sia possibile che riaccada.
Visti i tempi che corrono.
Io ce l'avevo tutti i giorni sotto gli occhi. Bastava che zio stesse scamiciato a prendere il sole durante l'estate o quando si metteva a lavorare tirandosi su le maniche. Quel numero stava lì in bella vista a ricordarti il dolore, il terrore e la perdita di ogni fede.
E questi: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_gennaio_26/scritte-anti-giornata-memoria-militia-christi-181333481294.shtml
sono solo degli imbecilli o come direbbe qualcuno hanno solo yezer harà!
amnesialemon...i miei nonni
stasera metto un po' di numeri, tanto per "ridere"
intanto un pezzo da ascoltare:
http://www.youtube.com/watch?v=lZuX8mZVCX8
(e poi magari un elenco di altri genocidi da non dimenticare ci starebbe; non per sminuire questo, ma per non farne un paradigma - perché poi si finisce per spersonalizzare e pensare che sia stato un momento, quando i genocidi sono invece una ricorrenza della storia umana)
facciamo che non dimentichiamo.
Concordo con te, Calzino, e concordo pure con Ellys-Martina.
Concordo con Volpe: i genocidi sono ricorrenti, continui e costanti. E mentre avvengono non lo sappiamo e non facciamo nulla. Dopo ricordiamo e ringraziamo di essere nati dalla parte giusta del mondo, ammesso che esista.
L'orrore è nell'uomo e nella storia, queste immagini parlano alla coscienza individuale, ma è la coscienza collettiva quella che genera mostri.
E come individuo, grazie per questo post.
Chi crede che gli individui nascano con dei diritti inalienabili, non dimenticherà mai.
E' una ferita che sanguina per sempre.
E'la follia, aberrazione, viltà.
No human is illegal.
e se in stile politicamente scorretto dicessi che invece potrei comprendere? Ovviamente preferirei morire piuttosto che discendere quell'abisso ma ho la presunzione di riuscire ad intuire i meccanismi che ci sono dietro. Ne sono terrorizzato.
USIAMO GLI OCCHI PER GUARDARE.
E PER NON DIMENTICARE.
già lo facciamo spesso.
e, stringendo i denti, ARRABBIATI,
lottare, perchè davvero, DAVVERO, non debba accadere più.
Gesù...
Ieri sera ho visto su cult (sky319) un film stupendo sulla Shoà, Train de Vie. Humor Hiddish, ma stupendo, e aihmè, amaro. COnsigliatissimo a tutti.
Per non dimenticare,mai.
Dimenticavo, purtroppo ho perso ausmerzen anche se ne so qualcosa. ANche io sono stata anni fa in visita in quel che resta di un campodi concentramento, e mi chiedo perchè non ci si portino le scuole, insomma, è così che la storia insegna, è così che si trattiene vivo lo sdegno e il desisderio di creare memoria. Però possiamo spiegarlo ai nostri figlio, parlarne, fargli capire.
@Insight
comprendere è fondamentale per evitare le cose. chiudendo gli occhi e gridando "che orrore! ma come hanno fatto?" si allontana, si esteriorizza, si rifiuta qualcosa che è connaturato in noi
se non abbiamo il coraggio di affrontarli, questi orrori torneranno
e infatti tornano, ci sono continuamente attorno a noi, e noi non lo sappiamo
è solo la scala che cambia: ma sopraffare cento uomini per razza, religione o orientamento sessuale è uguale a sopraffarne un milione
e anche io aggiungo il mio ringraziamento a Calzino per questo post. non dimentichiamo.
Ciao, ancora una volta in sintonia...anch'io voglio fare in modo che non dimentichiamo.
se non devi vivere vite parallele contiguamente a Battiato, o indurre alla prostituzione il candelabro di la bella e la bestia.
passa:
http://ferroviedellostatoreclami.blogspot.com/2011/01/passiflora-tulle-e-donne-mestrue.html
è successo anche per gli abruzzesi..
Facciamo che ce ne ricordiamo giorno dopo giorno, ogni giorno...
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