18 gen 2011

Gravi Danze

Riflessione estemporanea e senza senso, me ne rendo conto.

Ma tra le ingiustizie della vita ci sono anche quelle di chi vorrebbe disperatamente un figlio e non ci riesce.
Se siete donne, innamorate, ancora senza figli e con le ovaie in attività, capirete questo pensiero svolazzante.
Altrimenti, forse, anche no.

14 commenti:

elena petulia ha detto...

E' un'ingiustizia, ma che a volte è una giustizia. Massima fiducia nella vita e vedrai che tutto quello che succede ha un (grande) senso.

Calzino ha detto...

Già.
Ho diverse amiche in questa situazione. Spero di non conoscere mai certe angosce. Se sarà, giuro, ricorderò ancora meglio queste tue parole, cara Elena.

D'Aria ha detto...

non ho ancora questo desiderio...posso solo immaginare quanto sia angosciante...

La Segretari@ Imperfetta ha detto...

uff.. io faccio parte dei anche no... innamorata persa lo sono il pensiero di aver un figlio da lui mi sollazza lo stomaco.. mi emoziona e poi mi fa cagare sotto...
paura paura paura....
se non arriva da solo temo che mio figlio non mi conoscera mai!

teodor ha detto...

Non so cosa scatti nella testa di una donna quando decide di avere un figlio. Ho avuto a che fare con diverse situazioni di questo tipo (persone a me molto vicine)ed è stato impressionante. Tutto si azzera, ogni cosa passa in secondo piano, nulla più esiste. Forse riprodursi è davvero un istinto primordiale. Non me lo spiego altrimenti.

Ellys...o meglio Martina ha detto...

E' vero, è una cosa che mi fa incazzare da morire...una mia conoscente per avere un figlio ne ha passate di cotte e di crude...è quasi un calvario sottoportsi a quegli esami distruttivi anche se alla fine, se tutto va bene, ne sei ripagato al 100 %

Anonimo ha detto...

io non dovrei parlare.ma lo faccio lo stesso.in fondo si sta qui anche per condividere enon solo per dire sciocchezzuole.
ho perso un figlio... per mia incoscienza forse o paura. e ora che sono sola cullo l'idea di averne uno, e so già che sarà femmina e si chiamerà Matilde.
se non dovesse venire? uhm...credo che diventerei una di quelle ossessionate dal figlio con tutti i risvolti che questo comporta. come vedi non bisogna essere innamorate, in coppia o altro, per capire basta essere donne e riscoprire le parole solidarietà e condivisione.

Calzino ha detto...

Amnesia, mi dispiace moltissimo. Ti auguro di riuscirci, davvero.

Insight ha detto...

ciao Calzino, se permetti per amor di conversazione rispondo ad amnesialemon: essere innamorati aiuta sia prima che durante che (soprattutto) dopo. La nostra esperienza racconta più o meno così: ci amiamo, ci sposiamo, facciamo almeno un paio di figli. Mai approfondito l'argomento. Superficialità o solo seguire l'atavico ordine naturale?
Un abbraccio.

Anonimo ha detto...

ognuno si sceglie o si ritrova i propri percorsi di vita, per brutti o meravigliosi che siano vale la pena di chiedersi se si vuole diventare genitori.
Amare aiuta ma non semplifica. Sposarsi non è un dovere così come fare figli non è un dovere.
Visto che sei uomo ci potresti parlare di come senti e di cosa significhi per te la paternità.Se ne parla così poco.
Qui Calzino ha tirato le donne in ballo per cui di conseguenza la maternità.Non so io ammiro per esempio Gianna Nannini anche se ammetto che la sua l'età avanzata mi ha creato qualche dubbio. Essendo sola sarei felicissima, per esempio, di adottare un bambino. Ma in Italia è un calvario per le coppie figuriamoci se passerebbe mai una legge sulle adozioni per single.
Calzi grazie...ma a sto punto me sa che ci farai vedere prima tu il tuo pargoletto ;)

Eileen ha detto...

deve essere tremendo, ma sai, mi permetto da ignorante, a volte l'ansia è una componente folle. Come ti passa la fissa...trac! purtroppo altre volte no...

Sara ha detto...

non dirlo a me ; ) io ci sono in mezzo fin sopra la punta dei capelli!

Lhasa ha detto...

A settembre son stata male, ho rischiato di perdere la possibilità di avere dei figli un giorno. Ho 24 anni, solo in quel momento ho capito quanto importante fosse per me. Se tutto va bene, un giorno, potrò ancora farli;)

Insight ha detto...

è una conversazione, non un dialogo ma amnesialemon mi ha fatto una domanda e sarei lieto di risponderLe.
- La paternità per me non ha un significato in quanto tale. Mi spiego: nel percorso di vita che ci siamo scelti era previsto diventare genitori. Purtroppo (anche se non me ne rammarico più di tanto) io sono un padre all'antica. Prendo su di me il ruolo di indirizzo. L'ultima parola è la mia, ascoltate in separata sede le sempre valide argomentazioni di Wiz, la Moglie/Madre. Il Suo parere è per me sempre vincolante, non ricordo nessuna contrapposizione, c'è il feeling e tendiamo a sfruttarlo proprio nei confronti dei pargoli. Frase tipica: "se l'ha detto la mamma si fa così e basta, fine della discussione", che non significa per me essere al rimorchio di decisioni altrui ma mostrare una smisurata fiducia nei confronti della compagna dei miei giorni. Scusa se mi sono dilungato su questo quadretto ma l'idea era quella di mostrare che per me la paternità non è separata dall'essere marito prima e magari anche buon cittadino.- Se non sono stato chiaro e lo desìderi puoi contattarmi tramite profilo, 2 chiacchiere le scambio sempre volentieri. Grazie di nuovo a Calzino per lo spazio.