2 mag 2011

9 chilometri a piedi

e ti senti un po' meno folle.
Ieri ho macinato passi su passi su passi e mi sono ingozzata di quelle piccole cose che ogni giorno tengono viva la mia testa, che da sempre ha la tendenza a partire per mete lontane.
Tre miliardi di cose ho infilato negli occhi, ho accarezzato silente un po' di badanti con le loro vecchiette: sole e caldo nell'aria e queste piccole donne sciupate, piene di grinze e avvolte di lana, a fissare un passato che è stato felice, che chissà ormai quanto dista da mani e capelli, che chissà quanto ormai è radicato nel loro debole cuore.

8 commenti:

bussola ha detto...

io direi che questa è poesia

Gio ha detto...

straordinario, sei riuscita a ingentilire anche la crudeltà della vecchiaia

Eta ha detto...

...Camminare può fare al cervello ciò che la pietra pomice fa ai calli.
Altre volte (a proposito di anziane) è come una mano dedita e metodica che infila ricamo dopo ricamo sui pensieri.


A ogni modo, brava:
fai
cogli
restituisci.


E per fare quadratura: una mia amica m'ha messo in testa l'idea di farci qualcosa come un Milano-Pavia a piedi, partendo dal Naviglio.
Magari a settembre.
O forse molto presto, prima degli esami di giugno...

Lei, io e altre donzelle...
Se lo farò lo saprai. ;)

Calzino ha detto...

Bussola, io direi che tu sei tanto ma tanto carina.

Gio, mi spaventa così tanto pensare alla vecchiaia. Niente mi terrorizza più della solitudine.

Eta, aggiornami su queste imprese pazze! A me forse manca il coraggio... ma con altre folli come me forse lo farei :)

Eta ha detto...

Contaci. ;)

Queen ha detto...

una piccola perla, altro che calzinate ;D

Calzino ha detto...

Quueeeeeeeen! troppo gentile, grazie..

Maria D'Asaro ha detto...

Ragazza: scrivi da dea. Brava.