14 ott 2011

Quando a volte serve la banalità, ma che cos'è poi la banalità.

Io non sopporto le persone che vogliono fare sempre e comunque le alternative super intellettualoidi. Io non ci credo che ogni tanto non si lascino andare alla lettura di un libro primo in classifica, o alla visione di un programma televisivo stupidotto. Non è obbligatorio, figuriamoci. Ma quelli che sputano sempre sullo zampone coi fagioli per fingere di degustare ogni giorno caviale ed ostriche mi fanno ridere, mi fanno anche un po’ tristezza, mi fanno voglia di urlare che a volte sono anche le piccole cose semplici e banali a farci sentire più leggeri. Quali sono, comunque, le cose banali? Ho confusione.
Perché poi, la cosa più terribile è che ogni tanto ti senti pure in difetto se ammetti di aver guardato una commedia al cinema o se hai trascorso una domenica a grigliare carne e bere vino invece di aver partecipato all’ultimo imperdibile vernissage di minchiaMrJeremyCrowedeiRicchidiSpirito.
Voi e il vostro ostentare. Corro in bagno a vomitare le ossessioni di grandezza, brillantezza, alternatività, super chic, very cool, extra dandy e bla bla bla.

32 commenti:

Adriana ha detto...

Il mondo è pieno di ipocriti. Però smascherarli è facile, e in genere anche abbastanza divertente...

Simona ha detto...

Che poi tanto con quelli lì mica ti diverti allora ben venga la saga della polenta!

Simona ha detto...

sagra...

Calzino ha detto...

Simona, carina però la "saga della polenta"... una bella trilogia: col ragù, col cinghiale e con la cacciatora :D

Simona ha detto...

ahahah è vero!

Anonimo ha detto...

quelli che pensano di arricchirsi nutrendosi di raffinatezze ed extracultura... e invece si impoveriscono ogni giorno che passa...
io voto per la grigliata e per un buon bicchiere di vino in compagnia di amici veri con cui puoi essere te stesso

Juliet ha detto...

Brava, sono insopportabili davvero.

Queen ha detto...

lasciami essere banale con un fischetto di rosso e un tagliere ricoperto di polenta ;) alla faccia di chi ci vuole male

anche i reali godono di piccole cose

ginocchiaapunta ha detto...

è che secondo me è bello il vernissage, ma solo se c'è il rutto libero..

Gio ha detto...

povera donna, ossessionata dall'emergere. io mi faccio castagne e vino rosso davanti all'ispettore barnaby e mi sento una regina.

pollywantsacracker ha detto...

Io personalmente mi sparo delle gran sagre della polenta e dei film dozzinali, e non mi vergogno neppure ad ammettere, che oltre a Nina Simone ascolto anche Tizianino Ferro. Però i libri pop che riesco a leggere fino in fondo senza trovarli irrimediabilmente brutti, son pochi. Ma pochi, eh. E' una fissa mia :)

Calzino ha detto...

Polly, sui libri sono parecchio esigente anche io. Se però dai un'occhiata alla colonna di sinistra vedrai una roba banaaaaaaale banalissima che mi sta divertendo un casino. Ogni tanto ce vò.

pOpale ha detto...

Torno dal vernissage di minchiaJeremyCrowedeiRicchidiSpirito e mi chiedeva di te! ;-)

Calzino ha detto...

pOp, ti ha illustrato minchie fritte e palle lesse del suo ultimo lavoro magnetico-intrigante?

la Volpe ha detto...

beati quelli che si lamentano degli ultrachic, in un mondo in cui sei considerato ultrachic perché leggi un libro in autobus...

Calzino ha detto...

Volpe, a Bergen, forse?

Calzino ha detto...

No Volpe, più la leggo più non la capisco.

Anonimo ha detto...

Hai mai provato a soffermare lo sguardo su un fermo immagine di Andrea Massari? Al di là dei suoi vernissage e dei buffet.

Credo che possa bastare riuscire ad essere ovunque se stessi. Perchè negarci il bello o il sofisticato?
Basta rimanere fuori dal mucchione incravattato.
Un sorriso e buon we

Calzino ha detto...

Nero, aspetta. La mia non è negazione del bello o del sofisticato. Guarda un po' in giù e trovi Chopin.
La mia è solo una riflessione sulla totale intolleranza alle cose "mainstream". Io sono la prima a non guardare la tv o a non ascoltare Eros Ramazzotti. Ma se capita... e che vengano! Non facciamo sempre quelli super alternativi infighettati e rigidoni. E' triste.
Un abbraccio e buon week anche a te ;)

ValePi ha detto...

grande, mi sei proprio piaciuta... odio le persone che devono sempre per forza darsi un tono...

non centrerà nulla, ma mi torna sempre in mente Audrey Hepburn: l'esempio vivente che il massimo dell'eleganza sta nella semplicità della persona e non in quello che ostenta (intellettualmente o materialmente)

... che poi è vero... solitamente sono i più cretini...

Eta ha detto...

Calzino, non farti avvelenare da questi pensieri, non devi spenderci neanche un post.
:)
TU sei sempre in alto, ma la preziosità sta nell'attitudine in cui fai le cose.
Vernissage o sagra, hai occhi Calzini, quindi nulla sarà banale.

la Volpe ha detto...

volevo dire che sei fortunata se ti capita di lamentarti degli ultrachic, che stanno sugli zebedei anche a me, e condivido la tua critica intendiamoci, in un mondo in cui, purtroppo, il problema non sono gli ultrachic ma i dieci milioni di italiani che mandano i cinepanettoni ai primi posti dei film al cinema

ma non era una critica a te, era una esternazione di sconforto mio generico :)

chiara moltoni ha detto...

Questi bei tipi dovrebbero abitare nella mia frazione: non c'è niente.
In questo caso, cosa diventerebbe alternativa superintellettualloide? La scultura di olive lasciata in sequenza da una volpe che ha fatto i bisogni?
Se invece si parla di un bicchiere di vino, a Parigi, a New York o in una catapecchia qualunque, si può raggiungere ciò che gli alternativi super chic non trovano mai: il quadro contemporaneo di un pò di serenità.
Baci dozzinali ma sinceri

Calzino ha detto...

Eta, ma ti voglio bene. Hai sempre le idee così chiare e pulite. Bella mia.

Volpetta, vedi che siamo d'accordo? E' un po' che non rompi le balle però... :)

Chiara, anche il mio paesello non scherza.

Matteo ha detto...

Giusto per dire che stasera ho guardato C'è posta per te, ecco.

AdrianaMeis ha detto...

queste persone sono sempre la caricatura di se stesse. ostentare è esagerare, e l'esagerazione non va mai bene...a me fanno sorridere, perchè a volte pur di fare gli intellettualoidi, come li chiamo anch'io, cadono nella banalità, si incastrano in ruoli che difficilmente riescono a mantenere con coerenza e alla fine risultano semplicemente ridicoli.
vivi e lascia vivere, tu sii sempre te stessa, perchè oggi la naturalezza ripaga più di qualsiasi cosa.

Maria D'Asaro ha detto...

Il problema è essere autenticamente se stessi, qualsiasi cosa si faccia o si ascolti: da Mozart e Bach a Eros Ramazzotti, se capita.
Buona domenica, bedda.

Valerie. ha detto...

Mi verrebbe da dire: viva la Banalità, con la B maiuscola, io che ne sono la regina! :)

Eileen ha detto...

sfondi una porta aperta cara... al diavolo i vernissage, i cocktail party, il brunch della domenica, e chi piùne ha più ne metta. Ricordo delle serate magnifiche a bere biancosporco (a Pavia è il campari col bianco) in bicchieri scheggiati davanti a un camino in una tavernetta bisognosa di lavori... per dirla con diplomazia!

mark ha detto...

Sono passato di qui mentre mangio una fetta biscottata con miele, e nel mentre mi sono ritrovato il miele scorrere sulla mano. Pultroppo per gli eventi mondani o alternativi non ci sono portato per conformazione genetica e riverbero intestinale.
Un saluto :-)

Amber In Zombieland ha detto...

Tutti artisti, tutti geni incompresi,
tutti colti.
Pasta e fagioli for ever

Anonimo ha detto...

Io dico "w il rutto libero e la scoreggia tutta la vita!!!"

; )

Molto meglio lasciarli nel loro brodo, che la polenta con gli osei ce la mangiamo noi!

Bel blog, sono nuova, ma mi sa che ti seguirò!!

Ciaooooooooooooooo

Cristina