E’ che se spendi una parola buona, a volte, ti tornano indietro solo deliziosi e colorati calci nel culo.
Quindi mi chiedo: imparerò a stare zitta e lasciare la gente nel proprio brodino marcio? Perché mi scatta sempre, tra lo sterno e i polmoni, questo senso di empatia per tutti? Cosa ci guadagno a fare una carezza, se poi gli occhi di chi la riceve mi fanno morire tra raggi laser che colano acidi?
Io devo imparare a diventare più cattiva.
Devo imparare a non soffrire se la mia delicatezza viene ripagata con il solito menefreghismo.
E’ cosa bella se gli altri con me sono sempre loro stessi e non mettono maschere?
Ho una lisca di pesce marcio incastrata sul sopracciglio sinistro.
15 commenti:
zampettadivolpezampettadivolpezampettadivolpe?
la gente è di una stupidità e di un egoismo clamorosi, carzì, e lo dimostra ogni giorno in maniere sempre inedite. io ancora non riesco a non stupirmene, e dire che penso pure di avere messo su una certa corazza... :(
ma non cambiare, non abbiamo bisogno di altri insensibili egoisti in questo mondo...
Tu non sei mai stata egoista o menefreghista?Uhm, mi vien difficile pensarlo, però voglio crederti sulla fiducia. Non è che questa tua sofferenza deriva da aspettative forse mal riposte? (lo dico un po' per stuzzicare un po' per confrontarsi, senza dietrologie strane) :) Butta la lisca, ripulisciti e alza la testa, sorridi e avanti tutta.Alle persone vedere che non ti scomponi irrita all'ennesima potenza, qualche piccola soddisfazione umana te la vorrai pure prendere, no? ;)
dono o scambio?
sono due modi diversi di stare nel mondo e con gli altri.
i diari di pavel florenskij chiarirebbero le idee, ma non so dove e chi li ha pubblicati
trovato:
http://www.itacalibri.it/Template/detailArticoli.asp?LN=IT&IDFolder=144&IDOggetto=28197
Pesci in faccia, un'immagine quasi poetica. La mia socia ne usa una più cruda: palata di merda.
L'unico modo per evitare residui ittici od organici nei capelli è non pensare che sei meglio o peggio di, ma cercare di essere ottima. A quel punto smetti di fare paragoni e di restarci male, e le azioni sgradevoli ti limiti a osservarle come un'entomologa.
A volte ci sono delle ricadute, ma la contemplazione delle miserie ha un lato umoristico da non sottovalutare.
ben venuta nel club.... io sono tesserata da diverso tempo
Calzi la tua visione della vita, da quel poco che ho potuto capire, si può definire cinico sentimentale. Un genere di atteggiamento che rappresenta il tuo personalissimo modo di difenderti da gesti, parole, persone, pensieri che potrebbero ferirti, farti soffrire solo un po' o semplicemente inquinarti la giornata. Tu però sai di farlo senza cattiveria e sei anche pienamente consapevole che la tua anima è essenza di pura dolcezza ...ma gli altri?
Diciamo gli affetti secondari?
O non lo sanno o non lo vogliono sapere.
L'ideale sarebbe trovare una via di mezzo tra pigliare pesci in faccia e diventare aridi...sicuramente esiste, ti auguro di trovarla.
Io nel tempo mi sono inaridita abbastanza, ma almeno qualche pesce in faccia l'ho evitato.
Un abbraccio,
Heidi
Porca miseria Calzino come ti capisco. e' una cosa che succede spesso anche a me. Io mi sono imposta di farmi gli affari miei da ora in avanti. La genta è stronza, ma tanto eh...è raro trovare qualcuno che merita davvero le nostre attenzioni...purtroppo.
anche io mi faccio i miei affari. Solo con i veri amici "parlo". Da loro potrei anche accettare pesci in faccio, sicuramente me li lancerebbero per aiutarmi.
... O no???
Volpetta: zampettadivolpe è stata d'aiuto ;)
Amnesia: sai, non è quello il fatto. E' una questione di aspettative. Le ho sempre nei momenti sbagliati.
Elena: sono doni che troppo spesso si vestono con belle minigonne di aspettative. Grazie per avermi fatto riflettere su questa cosa, e grazie per florenskij: metto in wishlist (e vedi anche risposta per Heidi).
Giovanna: "la contemplazione delle miserie ha un lato umoristico da non sottovalutare". Mi hai fatto tanto sorridere, vero.
Heidi: questo blog, credo, ha anche la funzione di coltivare il mio lato arido. Devo inaridirmi e incontrare persone che la pensino diversamente da me. Continuate a darmi spunti e punti di vista, in questa fase della mia vita ne ho estremo bisogno.
Martina: e ci riesci? serve l'imposizione? :(
dopo aver stratificato un bel po' di callo sul culo a furia di quei famosi calci, ho imparato..:D..no, non sono diventata cattiva, ne egoista...però ho imparato a lasciare le persone nel loro brodino, casomai aspetto che me lo chiedano l'aiuto senza propormi al primo cenno di (loro) cedimento....ecco...ho messo un po' di distacco...diciamo che quando sento l'empatia che sale all'ennesimo racconto di sfiga, iattura, problemi esistenziali faccio uno sforzo per ricordarmi i miei di problemi, passati e presenti e che non hanno mai trovato l'appoggio di chi è venuto in passato a cercare la mia comprensione ed empatia...
Cara Calzino, non soffermarti sugli altri. Dopotutto gli altri sono il frutto della nostra forma mentis. Soffermati su quelle persone che ti piacciono, in questo modo attirerai solo loro. E gli altri? Non attireranno più la tua attenzione.Lo so, è nuova come teoria, ma se ti va di passare per il mio blog possiamo fare due chiacchiere :-)www.culturaeculturenews.com
Certo. La cattiveria è determinante. Dà forza alle nostre azioni.
Per questo non ne sono capace.
Cattivi non ci si diventa e quando lo si tenta va pure male :(
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