22 giu 2011

Social people

A me la via Emilia mi* stimola, credo che un po’ si sia capito.
Prima pensavo al nostro bisogno di esserci, di ritagliarci uno spazio visibile a tutti, come per dire “hey, io ci sono, sono qua, mondo ascoltami, amici guardatemi”. E allora giù di flickr e feisbuc e mille blog, tumblr e via così. Tutti questi social cosi, che critichiamo ma da cui dipendiamo in maniera imbarazzante.
E la cosa bella è che c’è davvero di tutto.
Il militante politico che scrive e parla e imposta status solo su decreti legislativi, ultimi rumors, scandali e ministri. Lui, che snobba qualsiasi altra forma di intrattenimento che non provenga da Roma ladrona, o dalla Ruby di turno. Poi quelli in minoranza, almeno nel mio giro, filo destroidi, che puntualmente vengono massacrati.
Poi c’è quello che scrive due parole e le riempie di ottocento punti esclmativi. Non parliamo di quelli che hanno il bisogno impellente di aggiornare tutti su quello che hanno fatto, che stanno facendo e che faranno nel prossimo immediatissimo futuro. E poi i blog criptici, che non ci capisci niente, ma niente proprio, e le collection di foto abbinate a stralci di canzoni, gli ammassi di cazzate sparse, come nel mio caso credo, senza capo né coda.
Gli spazi malinconici, quelli cinici, i minimali e quelli extra conditi come la Quattro Stagioni.
Tutti diversi e tutti uguali: questo nostro bisogno di conferme, di smentite, di digitalizzare i pensieri.
A me, tutto questo e quello che verrà, un po’ mi spaventa.

* a me mi, a me mi piace molto usarlo.

5 commenti:

la Volpe ha detto...

cristo sì, un bel po'

d'altra parte lo hai visto, mi sto riducendo gli spazi, ma non riesco a staccarmi del tutto, mi irrito da solo :(

Calzino ha detto...

pure io.

però tu, Volpetta, almeno fb non ce l'hai... vero?

Eta ha detto...

Empatizzo la tua sensazione, Calzino, ma il tuo blog sarà una delle cose che ricorderò, quando e se passeremo in un'era in cui queste cose non ci sono più.

E sono certa che il tuo piccolo grande segno non lo lasci solo su di me, sai? :)

Stelassa ha detto...

"E poi i blog criptici, che non ci capisci niente, ma niente proprio" ahahahahah troppo!!!

Signorina PrimaVolta ha detto...

i blog - come toh il tuo per esempio - sono belli da leggere perché riportano pensieri e parola e non un bisogno di mettersi in vetrina. sono, se vogliamo, una trasposizione in digitale di diari segreti o piccoli articoli di giornale. preferisco questo uso consapevole dei mezzi che internet ci offre.
per quanto mi riguarda...purtroppo facebook lo uso, ma per giocare a cityville...non mi giudicate please!!