A me la via Emilia mi* stimola, credo che un po’ si sia capito.
Prima pensavo al nostro bisogno di esserci, di ritagliarci uno spazio visibile a tutti, come per dire “hey, io ci sono, sono qua, mondo ascoltami, amici guardatemi”. E allora giù di flickr e feisbuc e mille blog, tumblr e via così. Tutti questi social cosi, che critichiamo ma da cui dipendiamo in maniera imbarazzante.
E la cosa bella è che c’è davvero di tutto.
Il militante politico che scrive e parla e imposta status solo su decreti legislativi, ultimi rumors, scandali e ministri. Lui, che snobba qualsiasi altra forma di intrattenimento che non provenga da Roma ladrona, o dalla Ruby di turno. Poi quelli in minoranza, almeno nel mio giro, filo destroidi, che puntualmente vengono massacrati.
Poi c’è quello che scrive due parole e le riempie di ottocento punti esclmativi. Non parliamo di quelli che hanno il bisogno impellente di aggiornare tutti su quello che hanno fatto, che stanno facendo e che faranno nel prossimo immediatissimo futuro. E poi i blog criptici, che non ci capisci niente, ma niente proprio, e le collection di foto abbinate a stralci di canzoni, gli ammassi di cazzate sparse, come nel mio caso credo, senza capo né coda.
Gli spazi malinconici, quelli cinici, i minimali e quelli extra conditi come la Quattro Stagioni.
Tutti diversi e tutti uguali: questo nostro bisogno di conferme, di smentite, di digitalizzare i pensieri.
A me, tutto questo e quello che verrà, un po’ mi spaventa.
* a me mi, a me mi piace molto usarlo.
5 commenti:
cristo sì, un bel po'
d'altra parte lo hai visto, mi sto riducendo gli spazi, ma non riesco a staccarmi del tutto, mi irrito da solo :(
pure io.
però tu, Volpetta, almeno fb non ce l'hai... vero?
Empatizzo la tua sensazione, Calzino, ma il tuo blog sarà una delle cose che ricorderò, quando e se passeremo in un'era in cui queste cose non ci sono più.
E sono certa che il tuo piccolo grande segno non lo lasci solo su di me, sai? :)
"E poi i blog criptici, che non ci capisci niente, ma niente proprio" ahahahahah troppo!!!
i blog - come toh il tuo per esempio - sono belli da leggere perché riportano pensieri e parola e non un bisogno di mettersi in vetrina. sono, se vogliamo, una trasposizione in digitale di diari segreti o piccoli articoli di giornale. preferisco questo uso consapevole dei mezzi che internet ci offre.
per quanto mi riguarda...purtroppo facebook lo uso, ma per giocare a cityville...non mi giudicate please!!
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