La cosa bella di questo posto, che sembra anche un po’
magico, è che le lezioni finiscono esattamente alle 18, ogni sera. Ed ogni sera
anche il mio lavoro da topo d’ufficio cessa esattamente in quei minuti. Così si
scende tutti allegramente dalle scale, in fila indiana. Loro davanti (un’orda
di arzille presenze) e io a chiudere la fila, gongolando e trattenendo le
risate. Li amo tutti.
Ve lo giuro, ormai non riesco più a farne a meno.
In questi giorni sono tutti inflippati con le lezioni di
inglese.
“Oh, Franca, ma te
riesci a dirlo ‘execution’?”
“Marisa, mo si, dio
bonino, non devi dirlo con la
S , ma tipo infilarci un GS, eGSegusion”
“Gianni, au ar iu?”
“Mo sta buono,
cretino, che non ho capito una sega di quello che ha detto il Prof. oggi… dovrò prendere ripetizioni e mio figlio mi
dirà che non sono abbastanza concentrato a lezione”.
Ci sono le signore tutte profumose con tacchi vertiginosi
che sperano di trovare l’amico, oltre che la suprema conoscenza (sono stupende); poi i
vecchietti col cappello un po’ retrò; le tipe più sportive in ginnica e
pantalone comodo per affrontare tante ore sedute. E ancora quei personaggi
timidi, che li vedi scendere le scale un po’ in disparte, appiccicati alla
parete. Sembrano avere anche un po’ di paura.
Una volta usciti dal palazzo iniziano i balletti, i
corteggiamenti, i “ci vediamo stasera a
teatro!”, i “ricordati gli appunti d’inglese!
Remember remember!”, le sigarette, i racconti dei figli e nipoti, le ricette.
E ogni volta salgo in macchina pensando che questa è una
bella versione della vecchiaia. Poi incrocio la nonna in bicicletta che
barcolla con le buste della spesa e l’occhio triste e vorrei dirle che esiste l’Università
della Terza Età, che non c’è micca tanto da studiare ma un sacco di chiacchiere
e confronto e au ar iu che forse sanno riempire il cuore per davvero.
Io prenoto un posto.
17 commenti:
Che spettacolo...
anch'io vorrei farlo...
No ma davvero... è proprio un bel modo di non sfracassarsi le palline con i soliti crucci della vecchiaia.
ecco, la Ade fa storia dell'arte. e tai-chi. e la cosa che mi fa più ridere e quando vuole farmi le dimotrazioni mischiando le due cose insieme..
che tenerezza sti vecchietti..
a me piacerebbe invecchiare come la signora fletcher, ma senza tutta la gente che mi muore attorno :-)
Incanto: ancora.
Ginocchia, dopo il tuo ultimo post io ti chiederei di dedicare una rubrica all'Ade. Tra la patata fritta e il tai-chi, sono già innamorata.
Siberja, in effetti i cadaveri darebbero da fre anche a me :)
Petulia, se riesco uno di questi giorni faccio una foto. Sono troppo troppo troppo belli, tutti.
ho un invito per te ;)
Leggere il mondo descritto da te, dal tuo punto di vista, è una ricchezza che non sai quanto sono felice di avere. :)
mo dio che belìni.
Pensione? Naaa, stavi scherzando. Per un attimo c'ero cascata!
è il WIN.
Ciao! il tuo blog è davvero carinissimo :)
complimenti!!
ahahaha...pensa che anche mio papà è uno "studente" di terza età! ...ma altro che vecchi nonnetti...i suoi compagni di corso sono degli arzilli e attivi pensionati che non fanno che trovare scusa per festeggiare!
Sei splendida Calzino. Semplicemente.
Io porterò una mela (cotta) per la mia compagna di banco Calzino.
una volta non ricordavano come si diceva " ci vediamo domani" (in inglese) ed io ero un paio di passi dietro a loro. Allora gliel'ho urlato e loro, senza neanche voltarsi, hanno risposto "grazie". Cioè :)
...i compititi, le letture, le minchiate di "checazzo ha spiegato oggi che c'era il tipo dietro che mi ha fatto schiattare di risate e non ho seguito nulla".... ci metterei la firma mò subito!!! _marì
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